Quando in durante la messa si celebra l'Eucaristia l'ostia diventa il simbolo della consacrazione del pane e rappresenta il corpo di Gesù Cristo quale vittima sacrificale. Infatti dal latino Hostia significa vittima.
Nei primi riti cristiani si utilizzava un pane molto piatto, senza lievitazione, poi col tempo si è passati ad una sfoglia sottile di farina fino ad arrivare ai giorni nostri in cui troviamo l'ostia nella sua forma tradizionale.
Nella Chiesa cattolica la consacrazione dell'ostia attraverso l'Eucaristia è stata conferita agli Apostoli durante l'Ultima Cena direttamente da Gesù, infatti nei testi sacri si recita:
«Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me.” » (Luca 22-19)
Alla fine della cena, prese un calice di vino e lo offrì agli apostoli come suo sangue.
«Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi”.» (Luca 22-20).
Col tempo poi il pane è stato sostituito appunto dall'ostia e viene offerto ai cristiani, il vino invece è bevuto esclusivamente dal prete.
L'ostia grazie alla Consacrazione, diventa il Vero Corpo di Cristo, il Santissimo Sacramento e viene custodita nel Tabernacolo e può essere esposto nell’ostensorio.